Post Roma - Juventus 1-1 | Luis Enrique: "La Juventus è uno squadrone.."

ROMA JUVENTUS - Il posticipo della 15^ giornata di campionato di Serie A ha sentenziato dunque un pareggio per 1-1 tra la Roma di Luis Enrique e la Juventus di Antonio Conte che grazie al punto conquistato si riprende il primo posto in classifica seppur in condominio con la straordinaria Udinese di Francesco Guidolin.

Alla fine del match il tecnico spagnolo Luis Enrique ha voluto rendere omaggio alla forza della Juventus definendola come un vero e proprio squadrone quasi imbattibile.


Ecco quanto detto da Luis Enrique al termine di Roma - Juventus: "Il rigore sbagliato di Totti? Credevo segnasse, magari poi prendeva palo e partiva il contropiede... Scherzi a parte è ovvio che pensassi che Francesco segnasse ma di fronte aveva un mostro come Buffon. Nei primi cinque minuti abbiamo fatto bene, poi la Juve ha mostrato di essere uno squadrone di dimensioni internazionali e con grande carattere. L'atteggiamento nostro non è stato diverso da Firenze, noi facciamo sempre il nostro con personalità. Poi certamente l'ambiente caloroso oggi ci ha dato una mano. Nella prima parte abbiamo sofferto il pressing della Juve, dopo il loro gol abbiamo riequilibrato la gara e creato quattro occasioni da gol dando una buona impressione ai tifosi e mostrato un bell'atteggiamento. Io amo parlare della squadra e non dei singoli, se non avessimo giocato da squadra oggi in una situazione di emergenza non avremmo fatto risultato, poi c'è chi ha più qualità e personalità. Io cerco di avere l'occhio giusto per il gruppo. Marcatura a uomo su Pirlo? Credo che tutti lo conosciamo, era uno dei nostri obiettivi difensivi e dovevamo cercare di non farlo giocare, Pjanic ha fatto bene su lui ma tutta la squadra ha fatto bene. Era una delle chiavi limitarlo offensivamente e ci siamo riusciti. Il comportamento di Osvaldo alla sostituzione? Lui è così, me l'avevano detto che Roma non era facile... Pablo lo conosco bene, è un ragazzo spettacolare e aveva rabbia dentro il campo, ma non succede nulla per la sua reazione. Borriello? Ho parlato con lui il primo giorno e sa cosa voglio da lui, se lo da in campo se no panchina o tribuna, ma questo vale per tutti. E non dico pubblicamente quel che gli ho detto. Credo che gli ultimi due allenatori stati qui a Roma sono stati due big, Spalletti e Ranieri, e entrambi han dato le dimissioni. Io ho detto ieri che non si sa mai ma oggi ho visto un ambiente eccezionale e una società che mi da totale fiducia nel lavoro. I giocatori stanno dando il massimo, me ne andrò se fossi un problema per la società ma ora non è così".

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