Mancini: "La Juventus arriva sempre prima degli altri.."


MANCHESTER - L'allenatore del Manchester City Roberto Mancini in un'intervista rilasciata a Tuttosport affronta un pò tutti i principali argomenti che il calcio italiano in questo momento affronta passando dai complimenti alla Juventus per il nuovo stadio arrivando alla crisi tecnico - economica cha attanaglia i club italiani.




Ecco quanto detto dall'attuale allenatore dei Citizen: "Come vedo il campionato italiano? Milan favorito perché ha vinto lo scudetto. Dietro le altre: Inter, Juve, Napoli, Lazio, Roma. Mi piace la Roma: ha buoni giocatori ma ci vuole pazienza, non si può mettere subito tutto in discussione. Anche la Juve si è molto rinnovata? Complimenti per lo stadio. La Juve, come sempre, arriva prima degli altri. E' un grande vantaggio, era ora di vedere un impianto decente anche in Italia. La squadra è buona e Conte è motivato, ha tanta voglia di fare bene. Io alla Juve? Se ne parla quando c'è una possibilità, non sono mai stato realmente vicino. Ma siamo professionisti, e quando ci sono le opportunità. L’Italia è diventata un supermercato? Il calcio italiano si è impoverito. Speravo che società come Juve, Inter o Milan acquistassero Pastore e Sanchez, invece sono finiti all'estero. Vorrei che si tornasse agli Anni 80, quando si prendevano i grandi. Non sono pessimista di natura ma sono troppi i problemi per rilanciare il pallone, anche perché sono troppe le polemiche. Qui mi sono disintossicato molto. Se l'Inghilterra è diventata la mia casa? Mi piace fare il manager qui. Mi confronto con direttore sportivo e amministratore delegato, ma sui giocatori decido io e nessuno si sogna di mettere il becco in questioni tecniche e tattiche. Spero di restare a lungo. Si vive bene, anche se c'è quasi sempre pioggia... Il lavoro più faticoso è stato quello del primo anno, quando tutto era da impostare. Ora posso raccogliere i frutti e, onestamente, è la parte più divertente. C'è un ottimo rapporto con i tifosi, vivono molto per le due squadre di Manchester ma con grande rispetto per giocatori e manager. Diventa difficile tornare indietro. Ripeto: basta vedere gli stadi italiani. Spero che le cose migliorino e che qualcuno vada dietro alla Juventus".

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