Milan | Maldini attacca Galliani: "non mi vogliono!"

MILAN - L'ex capitano del Milan nonché uomo simbolo di 20 anni di grandi successi del club rossonero, Paolo Maldini lancia per mezzo di un'intervista rilasciata alla Gazzetta dello Sport duri attacchi nei confronti della sua ex società rea a suo dire di non volerlo nel proprio organico societario.



Maldini, inoltre, sconfessa tutte le illazioni che nelle ultime ore lo vedevano più volte accostato al PSG chiamato dagli amici Leonardo e Carlo Ancelotti: "Io al PSG? A Parigi sono andato solo a trovare due amici. Leo mi invitava da tempo, abbiamo deciso di fare una sorpresa ad Ancelotti in occasione della sua prima partita, anche se poi Carlo sapeva tutto. Proposte? Per ora nessuna, ma questo non significa che non accada. Ho conosciuto il presidente, c'è grande stima reciproca con lui oltre che con Leo e Carlo. Il Psg è un club che si sta ristrutturando: non vince da tempo in Francia e vuole cominciare a farlo ai massimi livelli in Europa. Lì sta cambiando tutto, io so quello che posso dare: esperienza, amore per questo sport, voglia di impegnarmi in un progetto serio. Ma non ho mai chiesto niente a nessuno... Un ritorno al Milan? Berlusconi aveva parlato chiaro e anche Barbara aveva fatto il mio nome. La realtà è che non mi è stato proposto nulla. In questi anni mi hanno chiesto di tornare prima Leonardo, poi Allegri e infine qualche mio ex compagno. Ma hanno sempre trovato una porta chiusa in società. Leonardo mi avrebbe voluto vicino alla squadra, per lui sarei stato utile in qualunque ruolo. Per Allegri sarei stato il punto d'incontro tra squadra e società. Una spiegazione? Semplice: il Milan non ha voglia di riprendermi. Incompatibile con Galliani? Da parte mia no. Da parte sua, non so. E non so nemmeno cosa c'è dietro questa loro scelta. Però voglio chiarire alcune cose. Innanzitutto non è vero che sono esigente a proposito del mio ruolo in società. Io ho sempre contato sulle mie forze, camminato sulle mie gambe. Sono fortunato, ho una situazione invidiabile: mi godo la famiglia, non ho problemi economici. E non avrei la presunzione di insegnare il mestiere a chi è lì da 40 anni o vince da 25. Io andrei a imparare e a cercare di dare qualcosa, di restituire qualcosa".

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