Diritti Tv Serie A / Prende quota ipotesi del canale della Lega
Il bando per i diritti tv per le stagioni di Serie A 2018 – 2021 andato male, apre ad una vera e propria rivoluzione: in pista di lancio il Canale della Lega.
Nel bando per i Diritti Tv Serie A relativo al triennio 2018 – 2021 Sky ha presentato un’offerta di 500 milioni di euro mentre Mediaset ha preferito disertare. Un campanello d’allarme per il calcio italiano che tuttavia non sembra preoccupare la Lega pronta ad un affascinante progetto: il canale della Lega. In questo modo sarebbe direttamente la Lega a vendere gli eventi agli appassionati italiani e secondo le stime questo permetterebbe vantaggi economici per tutti i club ma non solo.
A parlare del progetto Canale Lega è stato il Presidente del Torino, Urbano Cairo, ai microfoni de La Gazzetta dello Sport spiegando come si fattibile con ingenti guadagni per la stessa Lega. Nello specifico Cairo ha sottolineato: “Se faremo il canale? Lo faremo eccome. I vantaggi sarebbero notevoli perché il calcio è il motivo principale per cui ci si abbona a una pay tv. Lo fa già la Liga spagnola, con risultati eccellenti. Con questo sistema la Lega riuscirebbe a incassare più soldi, senza dimenticare che un canale della Lega avrebbe un pricing molto competitivo, con costi di gestione più bassi di un broadcaster tradizionale. Certo, dovremmo strutturarci con un centinaio di persone giuste, dovremmo fare gli editori e dotarci di nuovi dipartimenti, ma la cosa non mi spaventa. È un progetto fattibilissimo. Potremmo essere costretti ad aprire il canale della Lega e scoprire poi di aver fatto l’affare della vita. Come è successo a me quando mi misi in proprio dopo essere stato mandato via da Mondadori”.
L’amministratore delegato di Infront Luigi de Siervo, partner della Lega Calcio, ha spiegato che l’eventuale avvento del Canale della Lega porterebbe vantaggi anche per i tifosi: “Cosa cambierebbe per i tifosi? Nulla, anzi i tifosi avrebbero più scelta perché lo stesso canale sarebbe distribuito su più piattaforme. Già adesso l’utente paga per la Serie A attivando pacchetti ad hoc con le pay tv. Il canale della Lega integrerebbe i bouquet dei vari broadcaster: un prodotto chiavi in mano dato in affitto a tutti i distributori interessati” A questo punto la domanda sporge spontanea: se il Canale della Lega effettivamente rappresenta un ‘paradiso’ sia per la Lega che per gli stessi tifosi, perché non si va in tale direzione senza aspettare offerte al rialzo da parte di Sky, Mediaset e delle altre società interessate? Non è che si tratta soltanto di un disperato tentativo di far pressione alle due piattaforme televisive spingendole ad aumentare l’offerta?
A parlare del progetto Canale Lega è stato il Presidente del Torino, Urbano Cairo, ai microfoni de La Gazzetta dello Sport spiegando come si fattibile con ingenti guadagni per la stessa Lega. Nello specifico Cairo ha sottolineato: “Se faremo il canale? Lo faremo eccome. I vantaggi sarebbero notevoli perché il calcio è il motivo principale per cui ci si abbona a una pay tv. Lo fa già la Liga spagnola, con risultati eccellenti. Con questo sistema la Lega riuscirebbe a incassare più soldi, senza dimenticare che un canale della Lega avrebbe un pricing molto competitivo, con costi di gestione più bassi di un broadcaster tradizionale. Certo, dovremmo strutturarci con un centinaio di persone giuste, dovremmo fare gli editori e dotarci di nuovi dipartimenti, ma la cosa non mi spaventa. È un progetto fattibilissimo. Potremmo essere costretti ad aprire il canale della Lega e scoprire poi di aver fatto l’affare della vita. Come è successo a me quando mi misi in proprio dopo essere stato mandato via da Mondadori”.
L’amministratore delegato di Infront Luigi de Siervo, partner della Lega Calcio, ha spiegato che l’eventuale avvento del Canale della Lega porterebbe vantaggi anche per i tifosi: “Cosa cambierebbe per i tifosi? Nulla, anzi i tifosi avrebbero più scelta perché lo stesso canale sarebbe distribuito su più piattaforme. Già adesso l’utente paga per la Serie A attivando pacchetti ad hoc con le pay tv. Il canale della Lega integrerebbe i bouquet dei vari broadcaster: un prodotto chiavi in mano dato in affitto a tutti i distributori interessati” A questo punto la domanda sporge spontanea: se il Canale della Lega effettivamente rappresenta un ‘paradiso’ sia per la Lega che per gli stessi tifosi, perché non si va in tale direzione senza aspettare offerte al rialzo da parte di Sky, Mediaset e delle altre società interessate? Non è che si tratta soltanto di un disperato tentativo di far pressione alle due piattaforme televisive spingendole ad aumentare l’offerta?
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